mercoledì 8 ottobre 2014

L'imboscato (Pietro De Santis)



Marco sta in fissa per Lidia, bella, disinibita, pure libera ora. Non si accorge che per ora è solo amico, quella parola terribilmente bella e fragile che le donne dicono quando sono altrove. Ma ha ceduto, si sacrificherà per lei e chiederà al suo arcigno datore di lavoro di trovare le informazioni su Gruber. La casuale conoscenza con quel tedesco anziano e malmesso non solo ha eccitato la ragazza, ma ha messo i due giovani in una posizione di non ritorno. Ora vogliono sapere se sono stati presi in giro oppure no.  La storia raccontata dal ex pilota della aviazione tedesca durante la seconda guerra mondiale è quantomeno intrigante. Perché si dice protagonista di un clamoroso caso di dissimulazione: far trovare in quel lontano aprile 1945 agli invasori russi il corpo di Hitler morto, dopo un suicidio. Mentre in realtà il dittatore nazista, grazie all’operato di Gruber stesso,  sarebbe stato accolto, non proprio a braccia aperte dagli Usa, che intanto sfondavano ad Ovest ed avevano bisogno di lui in funzione anti comunista…



Giocato su più piani narrativi, L’imboscato sicuramente non ha carattere monocorde, ma ha registri stilistici di differente intensità. Le vicende ed i caratteri dei due ragazzi risultano molto stereotipati e mai capaci di emergere da una banale tipicità, mentre ovviamente tutta la parte raccontata da Gruber vuoi per la fantapolitica, vuoi per la veridicità, ha ritmo e una sobria originalità, anche se spesso i dialoghi sono meramente didascalici, atti a ricordare vicende storiche più che a sviluppare drammaturgia ed azione. Coinvolgente anche l’accurato e sentito ritratto delle peripezie sentimentali di Eva Braun, ragazza forte, traboccante di amore, travolta da un tragico e inesorabile destino. Che dire per il resto? Alla fine forse la guerra fredda non l’ha vinta nessuno, ma chissà come poteva andare con Hitler vivo e quasi “fantoccio” in mano agli statunitensi. Finzione? ovvio, molto probabile. Ma con quel grado accattivante di possibile che solo la Letteratura sa offrire. Non unic avariante sul tema, dato che in merito al dittatore tedesco la fantasia spesso si è scatenata a volte con esiti davvero rilevanti.

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